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Chiesa di Sant'Anastasia a Verona

La Chiesa di Sant'Anastasia a Verona: la storia, le fotografie, i dipinti e le opere d'arte preservate al suo interno, la mappa e le informazioni per raggiungerla.

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Chiesa di Sant'AnastasiaChiesa di Sant'Anastasia - Piazza Sant'Anastasia, 2 - Verona

La Chiesa di Sant'Anastasia è un importante tempio cristiano di fondazione medievale che si trova nel centro storico di Verona; giusto al termine del decumano massimo della città romana e a pochi metri dalla sponda dell'Adige dove sorgeva il Ponte Postumio, ora scomparso. Il decumano faceva parte della Via Postumia che univa Genova ad Aquileia dal 148 a.C.

Chi era Sant'Anastasia

Anastasia era una nobile patrizia che nacque a Roma da una famiglia appartenente alla gens Anicia. Il padre era senatore mentre la madre si era convertita al cristianesimo. Sposatasi con un uomo fedele alla religione romana, che non era d'accordo con le sue attvità caritative, venne segragata in casa fino alla morte del marito stesso, di nome Publio.
In seguito si trasferì a Sirmio (oggi Sremska Mitrovica) in Illiria dove si impegnò ad assistere i cristiani di volta in volta perseguitati e curando quelli incarcerati dal governatore locale. Per questo fu a sua volta processata ma, rifiutando di giurare sugli dei di Roma e di abiurare il cristianesimo, fu condannata a morte e arsa viva il 25 dicembre 304. Era il tempo dell'ultima persecuzione dei cristiani decisa dall'Imperatore Diocleziano.

Storia della Chiesa di Sant'Anastasia

La Chiesa di Sant'Anastasia nacque dul luogo dove prima sorgeva una costruzione gotica intitolata appunto a Santa Anastasia di Sirmio, martire sotto le persecuzioni dell'Imperatore Diocleziano (III sec.), e inglobando anche una successiva chiesa di epoca franca dedicata a San Remigio.

Furono gli Ostrogoti a introdurre il culto di Sant'Anastasia in Italia e qui a Verona, proprio alla fine del decumanus veronese sulla Via Postumia eressero un tempio che fu citato poi in un diploma del 2 ottobre 890 del re d'Italia Berengario I come "ad ecclesiam Santae Anastasiae". L'edificio antico, di cui non si sa molto, fu attivo nella vita religiosa di Verona come risulta dai pochi documenti posteriori che lo citano.

La storia dell'edificio visibile risale invece al 1260, quando l'allora vescovo di Verona Manfredo Roberti, chiese ai frati domenicani che vivevano fuori dalle mura cittadine di stabilirsi in città; questi iniziarono la costruzione nel 1290 grazie a importanti donazioni e lasciti, tra cui alcuni membri dei Della Scala, signori di Verona; ma il finanziatore più importante del tempio fu Guglielmo da Castelbarco, signore della Vallagarina (ultima valle dell'Adige) e amico di Cangrande I, il cui sarcofago si trova giusto davanti alla facciata della chiesa per sua espressa volontà.

Con la caduta degli Scaligeri (Battaglia di Castagnaro, 11 marzo 1387) i lavori furono interrotti per essere ripresi solo con l'atto di Dedizione di Verona a Venezia (22 giugno 1405), che seguì agli anni tormentosi del dominio visconteo portando un nuovo periodo di calma politica in città. Il 22 ottobre 1471 il cardinale e vescovo di Verona Giovanni Michiel consacrò solennemente la Basilica di Sant'Anastasia, senza che fosse del tutto terminata.

La sua attività fu retta fino al 1807 dall'Ordine Domenicano e quindi chiusa per editto napoleonico fino alla sua riapertura e ripristino al culto da parte della Diocesi di Verona. Tra il 1878 e il 1881 la chiesa fu restaurata e nel 1967 iniziò un altro restauro che si protrasse per un decennio circa.

Architettura della Chiesa di Sant'Anastasia

La facciata è in cotto, incompiuta, e con rosone centrale e alte finestre gotiche ai lati in corrispondenza delle navate laterali interne dell'edificio. L'interno è a tre navate con volte a crociera separate da due file di 6 alte colonne in marmo Rosso di Verona, il calcare ammonitico tipico dei Lessini. I capitelli alle sommità sono in stile gotico. Il transetto è caratterizzato dalla presenza di 5 cappelle, e all'estrema sinistra si trova la Cappella Giusti che è l'antico oratorio del convento.

Tra le opere conservate al proprio interno interessanti sono il Monumento a Cortesia Serego, risalente al Quattrocento, e la Cappella Pellegrini, che ospita un affresco quattrocentesco opera del Pisanello raffigurante San Giorgio e la principessa. Sempre affrescate e risalenti alla stessa epoca le Cappelle Salerni e Lavagnoli, mentre nella Cappella Cavalli si può ammirare un affresco trecentesco attribuito ad Altichiero da Zevio, pittore veneto tra i maggiori in attività nel tardo medioevo italiano.

Come arrivare alla Chiesa di Sant'Anastasia

La Chiesa di Sant'Anastasia si trova nel centro storico di Verona a pochi metri dall'ansa settentrionale dell'Adige.

Arrivare a piedi

Dall'Arena: si arriva camminando verso Piazza delle Erbe per 350 metri lungo Via Giuseppe Mazzini. Alla fine della Piazza si va a destra per 300 metri lungo Corso Sant'Anastasia che termina di fronte alla Basilica.

Da Piazza delle Erbe: si arriva camminando per 300 metri lungo Corso Sant'Anastasia che termina di fronte alla Basilica.

Arrivare in autobus

Dal centro storico di Verona: a 10 metri dalla chiesa si trova una fermata dove transitano e fermano gli autobus Atv della linea 70.che percorre il centro storico.

Dalla Stazione di Verona Porta Nuova: si devono prendere gli autobus delle linee 21, 22, 23, 24 con fermata a Porta Borsari. Poi a piedi per 150 metri svoltando a destra in Via Quattro Spade e a sinistra in Via Giusepppe Mazzini in 150 metri. Dopo 100 metri a destra in Via Scudo di Francia si vede l'insegna Bottega Vini.

Stile: Gotico.
Edificazione: 1290.
Orari: da novembre a febbraio: feriali dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 13.30 alle 16.00; festivi dalle 13.00 alle 17.00. Da marzo a ottobre: feriali dalle 10.00 alle 18.00; festivi dalle 13.00 alle 18.00.
Biglietti: ingresso libero.
Telefono: +39.045.592813
Sito web: non disponibile.
Sarcofago Guglielmo da Castelbarco Verona

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